Anime e acciughe by Achille Mauri

Anime e acciughe by Achille Mauri

autore:Achille Mauri [Mauri, Achille]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Saggistica, Scienze sociali
ISBN: 9788833975351
editore: Bollati Boringhieri
pubblicato: 2017-04-27T04:00:00+00:00


Parte terza

Il rimedio è la crescita

[sempre in garage]

ACHILLE Ma cosa sono quelle nuvolette bianche laggiù, controluce, all’entrata?

LUCREZIA Acciughe, credo... Sì, acciughe. Proprio qui sopra c’è una bancarella di pesce, oggi ne vedrai di nuvolette! Non ti spaventare se gira qualche tonno o qualche bella piovra, e poi polli, maialini... Gira di tutto qua, oggi, anche lumache.

ACHILLE Chissà se, nella sua anima unica, Marco vorrebbe comprendere le anime degli animali. La formula della vita in fondo è identica per tutti, poi ognuno la vive e sopravvive come meglio può... È una specie di roulette. Se esce un numero pari nasci uomo o donna, di un colore o dell’altro. Se esce un numero dispari nasci animale... tigre, coccinella, cavallo... Certo che per un ingegnere ritrovarsi a Milano è normale, ma, dalle correnti oceaniche, ritrovarsi acciuga in un garage del centro... è più bizzarro.

LUCREZIA Per fortuna Marco non ti sta ascoltando, ma quello che dici non è affatto assurdo. Sì, confesso, avverto la presenza delle loro anime... mi è capitato anche con un grosso tonno, se n’è andato dopo due settimane di convivenza. Ho provato un vuoto tremendo senza di lui, era di nuovo la tristezza dell’abbandono... non so come spiegarti... un affetto così forte da sentirlo, quasi che non occorra un corpo per provarlo, basta che sia l’anima a volerlo.

ACHILLE Se ho la fortuna di incontrare un pesce che faccio? Cerco di trattenerlo?

LUCREZIA Sì, per favore. Meglio un tonno, un pescespada, oppure una grossa cernia... non una sogliola. Ma tu non vuoi salire?

ACHILLE No, lo conosco a memoria questo mercatino, conosco anche i venditori... troppe emozioni. Per gli incontri del terzo tipo preferisco aspettare, mi do un po’ più di tempo. Negli anni, su queste bancarelle ho comprato ceste intere di lumache che poi liberavo nel giardino di Palazzo Crivelli, dove abitavamo prima, o durante il weekend lungo il Ticino. Una volta me n’è comparsa una sul bordo della vasca, mentre facevo il bagno: ho subito intiepidito l’acqua aggiungendone di fredda, poi le ho tracciato con le dita un percorso umido fino alla mia mano, lei è salita, si è arrampicata sul braccio, sulla spalla, sino alla guancia, e con il suo straordinario muso e le sue antenne mi guardava a pochi centimetri dal mio occhio sinistro. Sembrava un gigante magnifico, con occhi molto espressivi, un vero sguardo perforante... Per un pezzo non ho pensato ad altro che a fare il bagno con la lumaca, me la tenevo sulla guancia con la sua bava tiepida per delle mezze ore... alla fine ero costretto a uscire dalla vasca perché ero intirizzito. Poi un giorno la lumaca è scomparsa... chissà, forse è stata vittima di un incidente. Comunque sappi che le lumache sono molto affettuose.

LUCREZIA Ok, a dopo. Acchiappami un tonno, se lo vedi... Nuotano tra le macchine così bene che sembrano nati in un garage.

ACHILLE Intanto, come avrai notato, attiro le acciughe e queste piccole lumache... almeno, credo che siano lumache. Vedi? Scivolano sui vetri delle macchine... guarda quante! Strano, però, perché io le compravo tutte vive e poi le liberavo.



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